
Danilo Mattenberger
Local authorities section – Ticino Cantonal Government
Carlo Penati
ANCI Lombardia

Le riflessioni sono partite da un dato di fatto, ovvero l’osservazione di un crescente malessere nei rapporti tra organi politici e tra autorità e cittadini, e da uno schema riassuntivo del buon governo, “good governance as a cicle”. Una volta compreso il contesto, la discussione si è focalizzata in particolare su due temi di public governance: la trasparenza e i processi partecipativi.
Per permettere all’autorità di prendere decisioni in modo consapevole dei bisogni dei propri cittadini, si ritiene opportuno un coinvolgimento il più ampio possibile, ma specifico ed esclusivo quanto necessario.
Il coinvolgimento tuttavia può avvenire soltanto in presenza di una cultura aperta al dialogo, oggi però le autorità istituzionali e le amministrazioni locali non sono sempre preparate a sostenere una comunicazione di qualità; in particolare quando si esce dall’informazione formale. La società di oggi infatti usa una multitudine di canali diversi, oltretutto in continuo mutamento e non sempre alla portata degli enti istituzionali.
Il dialogo aperto ed onesto permette un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori in gioco; può portare ad un miglioramento del senso di comunità e, conseguentemente, anche ad un incremento della domanda d’impiego dei processi partecipativi. In quest’ambito è tuttavia importante che vengano ben definiti i ruoli di tutti gli attori in gioco – esecutivo, legislativo, commissioni di quartiere, amministrazione e società civile – e che la partecipazione di quest’ultima avvenga al di fuori delle procedure di adozione di decisioni formali; infine che si conoscano e si applichino gli strumenti adatti a questo tipo di coinvolgimento (da qui l’esigenza di uno strumentario per meglio orientarsi).
Infine i membri del gruppo di lavoro hanno condiviso alcune esperienze positive di processi partecipativi, citiamo su tutti il modello italiano di amministrazione condivisa, disciplinato dal regolamento sull’amministrazione condivisa dei beni comuni, e attuato secondo il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale (art. 118, co. 4). Questo modello organizzativo permette ai cittadini di compiere in piena autonomia delle attività d’interesse generale, concernenti la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni.
The reflections started from a fact, namely the observation of a growing malaise in the relations between political bodies and between authorities and citizens, and from a summary scheme of good governance, “good governance as a cycle”. Once the context was understood, the discussion focused in particular on two themes of public governance: transparency and participatory processes.
In order for the authority to make decisions in a way that is aware of the needs of its citizens, it is considered appropriate to involve them as widely as possible, but as specifically and exclusively as necessary.
Involvement, however, can only take place in the presence of a culture open to dialogue. Today, however, institutional authorities and local administrations are not always prepared to support quality communication, especially when it comes to leaving formal information. In fact, today’s society uses a multitude of different channels, which are constantly changing and not always within the reach of institutional bodies.
Open and honest dialogue allows for greater involvement of all the actors involved; it can lead to an improvement in the sense of community and, consequently, also to an increase in demand for the use of participatory processes. It is important, however, that the roles of all the actors involved – executive, legislative, neighborhood commissions, administration and civil society – are well defined, and that the participation of the latter takes place outside the procedures for the adoption of formal decisions; finally, that the appropriate tools for this type of involvement are known and applied (hence the need for a toolkit to better orient oneself).
Finally, the members of the working group shared some positive experiences of participatory processes, such as the Italian model of shared administration, governed by the regulation on shared administration of common goods, and implemented according to the constitutional principle of horizontal subsidiarity (art. 118, para. 4). This organizational model allows citizens to carry out in full autonomy activities of general interest, concerning the care, regeneration and shared management of common goods.